Scontato un periodo di detenzione per il reato di mafia, Catello Palumbo, politico di lungo corso, ha perso ogni cosa. Nel momento i cui Servizi Segreti italiani gli chiedono di collaborare per catturare il suo figlioccio Matteo, ultimo grande latitante di mafia in circolazione, Catello afferra al volo l’occasione per rimettersi in gioco. Uomo scaltro dalle infinite maschere, infaticabile prestigiator in grado di mutare la verità in menzogna e viceversa, Catello crea un unico e decisamente improbabile e forbito scambio epistolare con il latitante, del cui triste vuoto emotivo cerca d’approfittare. Una scommessa che con uno dei criminali più ricercati al mondo comporta un certo rischio…
Torna INTERNAZIONALE al Cinema Don Zucchini! In collaborazione con @mondovisioni, abbiamo il piacere di proporvi non una, ma ben due film della selezione del Festival! 🎥 I titoli in questione saranno I SHALL NOT HATE, di Tal Barda, e DEMOCRACY NOIR, di Connie Field.
⏰ Di seguito, gli orari delle proiezioni: I SHALL NOT HATE → Sabato 12 ottobre ore 18:00 DEMOCRACY NOIR → Domenica 13 ottobre ore 11:00
Vi aspettiamo!
https://www.cinemadonzucchini.it/wp-content/uploads/2024/10/Internazione-Mondovisione-Don-Zucchini-Cento-2024.jpg16001131Federicohttps://www.cinemadonzucchini.it/wp-content/uploads/2017/11/DON-ZUCCHINI-def-nero_rect-300x116.pngFederico2024-10-12 12:55:102024-10-13 16:57:01Documentari di Internazionale al Don Zucchini – 2024
Gianni Amelio continua il braccio di ferro con la Storia italiana. Dopo Craxi in Hammamet e Aldo Braibanti in Il signore delle formiche, adesso arriva la Prima Guerra Mondiale, con il suo carico di morte e di paura. Dopo la disfatta di Caporetto, un colonnello medico è ossessionato dai troppi tentativi di autolesionismo dei soldati e cerca di trasferire il suo senso del dovere e dell’onore nella professione.
Non così si comporta il suo amico e collega, poco a suo agio con ferite e sangue (la sua anima è quella del ricercatore) e fin troppo sensibile ai timori dei militari. Due modi diversi di intendere la professione, ognuno schiacciato dalla propria “impotenza” di fronte ai troppi drammi da affrontare e che l’arrivo all’ospedale di un’infermiera – che s’era vista negare la laurea in medicina perché donna e d’origine plebea – non fa che esasperare.
https://www.cinemadonzucchini.it/wp-content/uploads/2024/09/campo-di-battaglia-locandina.jpg15001050Federicohttps://www.cinemadonzucchini.it/wp-content/uploads/2017/11/DON-ZUCCHINI-def-nero_rect-300x116.pngFederico2024-10-11 17:05:412024-11-05 01:27:54Campo di battaglia
Iddu – l’ultimo padrino
Scontato un periodo di detenzione per il reato di mafia, Catello Palumbo, politico di lungo corso, ha perso ogni cosa. Nel momento i cui Servizi Segreti italiani gli chiedono di collaborare per catturare il suo figlioccio Matteo, ultimo grande latitante di mafia in circolazione, Catello afferra al volo l’occasione per rimettersi in gioco. Uomo scaltro dalle infinite maschere, infaticabile prestigiator in grado di mutare la verità in menzogna e viceversa, Catello crea un unico e decisamente improbabile e forbito scambio epistolare con il latitante, del cui triste vuoto emotivo cerca d’approfittare. Una scommessa che con uno dei criminali più ricercati al mondo comporta un certo rischio…
Fonte – tg24sky
Documentari di Internazionale al Don Zucchini – 2024
Torna INTERNAZIONALE al Cinema Don Zucchini!
In collaborazione con @mondovisioni, abbiamo il piacere di proporvi non una, ma ben due film della selezione del Festival! 🎥
I titoli in questione saranno I SHALL NOT HATE, di Tal Barda, e DEMOCRACY NOIR, di Connie Field.
⏰ Di seguito, gli orari delle proiezioni:
I SHALL NOT HATE → Sabato 12 ottobre ore 18:00
DEMOCRACY NOIR → Domenica 13 ottobre ore 11:00
Vi aspettiamo!
Campo di battaglia
Gianni Amelio continua il braccio di ferro con la Storia italiana. Dopo Craxi in Hammamet e Aldo Braibanti in Il signore delle formiche, adesso arriva la Prima Guerra Mondiale, con il suo carico di morte e di paura. Dopo la disfatta di Caporetto, un colonnello medico è ossessionato dai troppi tentativi di autolesionismo dei soldati e cerca di trasferire il suo senso del dovere e dell’onore nella professione.
Non così si comporta il suo amico e collega, poco a suo agio con ferite e sangue (la sua anima è quella del ricercatore) e fin troppo sensibile ai timori dei militari. Due modi diversi di intendere la professione, ognuno schiacciato dalla propria “impotenza” di fronte ai troppi drammi da affrontare e che l’arrivo all’ospedale di un’infermiera – che s’era vista negare la laurea in medicina perché donna e d’origine plebea – non fa che esasperare.
Fonte – www.iodonna.it