Martedì 27 dicembre – ore 21:00 – Lingua Originale 🇫🇷 Sottotitolato in italiano
Mercoledì 28 dicembre – ore 21:00
Cathy è una sous-chef con il sogno di aprire un ristorante. Quando si troverà in difficoltà accetterà un lavoro come cuoca per minorenni migranti. Un lavoro che piano piano le piacerà: sarà il modo con cui saprà contagiare i giovani con il suo amore per la cucina e per avere lei stessa consapevolezza sul tema della migrazione e dei rimpatri.
La Stranezza, film diretto da Roberto Andò, ha inizio nel 1920. L’omaggio per l’ottantesimo genetliaco di Verga (Renato Carpentieri) è l’occasione per un ritorno in Sicilia di Luigi Pirandello (Toni Servillo).
All’arrivo a Girgenti una notizia dolorosa, la morte dell’amata balia Maria Stella, lo porta ad incontrare due becchini, Nofrio (Valentino Picone) e Bastiano (Salvatore Ficarra), due esseri singolari che per diletto praticano anche il teatro. Un banale disguido impedisce e ritarda il funerale della balia e costringe lo scrittore ad addentrarsi con i due becchini nei gironi infernali della corruzione degli addetti al cimitero e poi ad attendere che l’incidente si risolva nella sua casa nella valle del Caos.
Ossessionato da un’idea strana e ancora indefinita, la creazione di una nuova commedia, Pirandello trascorre lì ore inquiete e febbrili durante le quali si susseguono visioni spettrali, ricordi, malinconiche apparizioni.
Ritornato a Girgenti dopo l’incontro con Giovanni Verga, sempre più incuriosito dal fascino singolare dei due becchini, Pirandello ne spia le prove e assiste alla prima della loro nuova farsa: La trincea del rimorso, ovvero Cicciareddu e Pietruzzu.
Nel teatrino in cui si è radunato l’intero paese, durante la spassosissima recita a un certo punto accade un evento imprevisto che costringe Nofrio e Bastiano a interrompere la rappresentazione. Repentinamente, in sala, l’atmosfera vira dal comico al tragico, e si trasforma in una resa dei conti totale in cui a confrontarsi sono la platea e gli attori. Pirandello spia ogni minima parola, ogni minimo gesto di quella comunità dolente e ne sembra insieme divertito e turbato.
Martedì 13 dicembre ore 21:00 – Lingua Originale 🇺🇸 Sottotitolato in italiano
Siamo nel 1933. Il dottor Burt Berendsen (Christian Bale) e l’avvocato Harold Woodman, Esq. (John David Washington) sono due reduci della Prima Guerra Mondiale, hanno ferite sul volto (il primo, soprattutto) e nell’anima. C’è anche Valerie (Margot Robbie), infermiera conosciuta ad Amsterdam, alla fine della guerra. Insieme, sono perfetti nel risolvere i guai di chi da solo non può farlo. Sono uno il migliore amico dell’altro. Burt si «inventa» medicine del futuro. Un giorno Harlold lo chiama. C’entra il loro ex generale, che li fece conoscere in guerra. Quando arriva, Burt viene a sapere che l’uomo è morto. E che la figlia (Taylor Swift) vuole che gli faccia un’autopsia. Dopo l’autopsia sul cadavere del loro vecchio generale, i tre amici (ai due uomini si è aggiunta Valerie) si ritrovano in un’avventura più grande di loro. Liz, la figlia del loro vecchio generale, è convinta che i parenti nascondano qualcosa, visto che non vogliono l’autopsia…
Sì, Chef! – La Brigade
Cathy è una sous-chef con il sogno di aprire un ristorante. Quando si troverà in difficoltà accetterà un lavoro come cuoca per minorenni migranti. Un lavoro che piano piano le piacerà: sarà il modo con cui saprà contagiare i giovani con il suo amore per la cucina e per avere lei stessa consapevolezza sul tema della migrazione e dei rimpatri.
Fonte cinemaincentro.com
La Stranezza
La Stranezza, film diretto da Roberto Andò, ha inizio nel 1920. L’omaggio per l’ottantesimo genetliaco di Verga (Renato Carpentieri) è l’occasione per un ritorno in Sicilia di Luigi Pirandello (Toni Servillo).
All’arrivo a Girgenti una notizia dolorosa, la morte dell’amata balia Maria Stella, lo porta ad incontrare due becchini, Nofrio (Valentino Picone) e Bastiano (Salvatore Ficarra), due esseri singolari che per diletto praticano anche il teatro. Un banale disguido impedisce e ritarda il funerale della balia e costringe lo scrittore ad addentrarsi con i due becchini nei gironi infernali della corruzione degli addetti al cimitero e poi ad attendere che l’incidente si risolva nella sua casa nella valle del Caos.
Ossessionato da un’idea strana e ancora indefinita, la creazione di una nuova commedia, Pirandello trascorre lì ore inquiete e febbrili durante le quali si susseguono visioni spettrali, ricordi, malinconiche apparizioni.
Ritornato a Girgenti dopo l’incontro con Giovanni Verga, sempre più incuriosito dal fascino singolare dei due becchini, Pirandello ne spia le prove e assiste alla prima della loro nuova farsa: La trincea del rimorso, ovvero Cicciareddu e Pietruzzu.
Nel teatrino in cui si è radunato l’intero paese, durante la spassosissima recita a un certo punto accade un evento imprevisto che costringe Nofrio e Bastiano a interrompere la rappresentazione. Repentinamente, in sala, l’atmosfera vira dal comico al tragico, e si trasforma in una resa dei conti totale in cui a confrontarsi sono la platea e gli attori. Pirandello spia ogni minima parola, ogni minimo gesto di quella comunità dolente e ne sembra insieme divertito e turbato.
Fonte: cineteatro San Luigi
Amsterdam
Siamo nel 1933. Il dottor Burt Berendsen (Christian Bale) e l’avvocato Harold Woodman, Esq. (John David Washington) sono due reduci della Prima Guerra Mondiale, hanno ferite sul volto (il primo, soprattutto) e nell’anima. C’è anche Valerie (Margot Robbie), infermiera conosciuta ad Amsterdam, alla fine della guerra. Insieme, sono perfetti nel risolvere i guai di chi da solo non può farlo. Sono uno il migliore amico dell’altro. Burt si «inventa» medicine del futuro. Un giorno Harlold lo chiama. C’entra il loro ex generale, che li fece conoscere in guerra. Quando arriva, Burt viene a sapere che l’uomo è morto. E che la figlia (Taylor Swift) vuole che gli faccia un’autopsia. Dopo l’autopsia sul cadavere del loro vecchio generale, i tre amici (ai due uomini si è aggiunta Valerie) si ritrovano in un’avventura più grande di loro. Liz, la figlia del loro vecchio generale, è convinta che i parenti nascondano qualcosa, visto che non vogliono l’autopsia…
Fonte: style.corriere.it