Film diretto da Jean-Christophe Roger e Julien Chheng, racconta la storia dei due amici Ernest e Celestine, che si dovranno imbarcare in una nuova avventura quando il loro violino si romperà.
Per ripararlo, i due si metteranno in viaggio verso il paese natale di Ernest, che proviene da una terra magica fatta di musica, dove si esibiscono i migliori artisti al mondo.
Una volta arrivati Ernest e Celestine si ritroveranno davanti, però, un paese completamente diverso, non si respira per nulla un’aria di gioia né si sentono suonare melodie, perché ogni forma di musica è stata bandita. Non riuscendo a immaginare come si possa vivere senza musica, i due insieme a un loro gruppo di amici e a un misterioso fuorilegge con la maschera cercheranno di riportare la Terra degli Orsi a quando era una landa piena di felicità e melodie nell’aria.
https://www.cinemadonzucchini.it/wp-content/uploads/2022/12/ERNEST-E-CELESTINE-–-LAVVENTURA-DELLE-7-NOTE.jpg20481508Federicohttps://www.cinemadonzucchini.it/wp-content/uploads/2017/11/DON-ZUCCHINI-def-nero_rect-300x116.pngFederico2022-12-25 23:49:172023-01-10 23:49:27Ernest e Celestine – l’avventura delle 7 note
Martedì 27 dicembre – ore 21:00 – Lingua Originale 🇫🇷 Sottotitolato in italiano
Mercoledì 28 dicembre – ore 21:00
Cathy è una sous-chef con il sogno di aprire un ristorante. Quando si troverà in difficoltà accetterà un lavoro come cuoca per minorenni migranti. Un lavoro che piano piano le piacerà: sarà il modo con cui saprà contagiare i giovani con il suo amore per la cucina e per avere lei stessa consapevolezza sul tema della migrazione e dei rimpatri.
La Stranezza, film diretto da Roberto Andò, ha inizio nel 1920. L’omaggio per l’ottantesimo genetliaco di Verga (Renato Carpentieri) è l’occasione per un ritorno in Sicilia di Luigi Pirandello (Toni Servillo).
All’arrivo a Girgenti una notizia dolorosa, la morte dell’amata balia Maria Stella, lo porta ad incontrare due becchini, Nofrio (Valentino Picone) e Bastiano (Salvatore Ficarra), due esseri singolari che per diletto praticano anche il teatro. Un banale disguido impedisce e ritarda il funerale della balia e costringe lo scrittore ad addentrarsi con i due becchini nei gironi infernali della corruzione degli addetti al cimitero e poi ad attendere che l’incidente si risolva nella sua casa nella valle del Caos.
Ossessionato da un’idea strana e ancora indefinita, la creazione di una nuova commedia, Pirandello trascorre lì ore inquiete e febbrili durante le quali si susseguono visioni spettrali, ricordi, malinconiche apparizioni.
Ritornato a Girgenti dopo l’incontro con Giovanni Verga, sempre più incuriosito dal fascino singolare dei due becchini, Pirandello ne spia le prove e assiste alla prima della loro nuova farsa: La trincea del rimorso, ovvero Cicciareddu e Pietruzzu.
Nel teatrino in cui si è radunato l’intero paese, durante la spassosissima recita a un certo punto accade un evento imprevisto che costringe Nofrio e Bastiano a interrompere la rappresentazione. Repentinamente, in sala, l’atmosfera vira dal comico al tragico, e si trasforma in una resa dei conti totale in cui a confrontarsi sono la platea e gli attori. Pirandello spia ogni minima parola, ogni minimo gesto di quella comunità dolente e ne sembra insieme divertito e turbato.
Ernest e Celestine – l’avventura delle 7 note
Film diretto da Jean-Christophe Roger e Julien Chheng, racconta la storia dei due amici Ernest e Celestine, che si dovranno imbarcare in una nuova avventura quando il loro violino si romperà.
Per ripararlo, i due si metteranno in viaggio verso il paese natale di Ernest, che proviene da una terra magica fatta di musica, dove si esibiscono i migliori artisti al mondo.
Una volta arrivati Ernest e Celestine si ritroveranno davanti, però, un paese completamente diverso, non si respira per nulla un’aria di gioia né si sentono suonare melodie, perché ogni forma di musica è stata bandita. Non riuscendo a immaginare come si possa vivere senza musica, i due insieme a un loro gruppo di amici e a un misterioso fuorilegge con la maschera cercheranno di riportare la Terra degli Orsi a quando era una landa piena di felicità e melodie nell’aria.
Fonte movieplayer.it
Sì, Chef! – La Brigade
Cathy è una sous-chef con il sogno di aprire un ristorante. Quando si troverà in difficoltà accetterà un lavoro come cuoca per minorenni migranti. Un lavoro che piano piano le piacerà: sarà il modo con cui saprà contagiare i giovani con il suo amore per la cucina e per avere lei stessa consapevolezza sul tema della migrazione e dei rimpatri.
Fonte cinemaincentro.com
La Stranezza
La Stranezza, film diretto da Roberto Andò, ha inizio nel 1920. L’omaggio per l’ottantesimo genetliaco di Verga (Renato Carpentieri) è l’occasione per un ritorno in Sicilia di Luigi Pirandello (Toni Servillo).
All’arrivo a Girgenti una notizia dolorosa, la morte dell’amata balia Maria Stella, lo porta ad incontrare due becchini, Nofrio (Valentino Picone) e Bastiano (Salvatore Ficarra), due esseri singolari che per diletto praticano anche il teatro. Un banale disguido impedisce e ritarda il funerale della balia e costringe lo scrittore ad addentrarsi con i due becchini nei gironi infernali della corruzione degli addetti al cimitero e poi ad attendere che l’incidente si risolva nella sua casa nella valle del Caos.
Ossessionato da un’idea strana e ancora indefinita, la creazione di una nuova commedia, Pirandello trascorre lì ore inquiete e febbrili durante le quali si susseguono visioni spettrali, ricordi, malinconiche apparizioni.
Ritornato a Girgenti dopo l’incontro con Giovanni Verga, sempre più incuriosito dal fascino singolare dei due becchini, Pirandello ne spia le prove e assiste alla prima della loro nuova farsa: La trincea del rimorso, ovvero Cicciareddu e Pietruzzu.
Nel teatrino in cui si è radunato l’intero paese, durante la spassosissima recita a un certo punto accade un evento imprevisto che costringe Nofrio e Bastiano a interrompere la rappresentazione. Repentinamente, in sala, l’atmosfera vira dal comico al tragico, e si trasforma in una resa dei conti totale in cui a confrontarsi sono la platea e gli attori. Pirandello spia ogni minima parola, ogni minimo gesto di quella comunità dolente e ne sembra insieme divertito e turbato.
Fonte: cineteatro San Luigi